venerdì 20 aprile 2012

Il sole sale all'orizzonte
staglia frange ambrate
su prati di ghiaccio e nubi
il freddo azzurro e limpido
taglia la luce al giorno
poi si sposa alla sponda marina
Piano, un rivolo bagna il selciato
di ghiaia e sassi ora gelidi e roventi nel cielo d'agosto.
L'acqua sveglia timide stelle alpine e disseta la terra,
che tocca il fiume e poi la collina.
Alberi assenti, infine, aspettano future fronde e possenti rami,
che adornino i radi tronchi e diano ombra all'altopiano.
Tutt'intorno, la luce ci abbaglia, e cancella ogni orma o recente impronta del gesto d'amate carezze, e toglie l'anima al cuore che batte e ribatte, e scandisce l'eterno, per me.

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