martedì 29 ottobre 2013

1980

Rammento.
L'unico bagliore, quel giorno, proveniva dal basso. Le campane smisero di suonare.
Frammento serale di un giorno d'autunno. Lui, la calca e le grida, forse non le vedrà mai. I cani abbaiavano continuamente in modo frenetico e gli stormi degli uccelli si libravano nell'aria fresca. I gatti scappavano, e noi poveri bimbi, non potevamo rincorrerli, andavano troppo veloce.
Da allora, invento un incubo al giorno, per ripararmi dal sogno interrotto. La gente legge con gli occhi, si muove, ascolta i rumori e sente gli odori. Prova odio, amore e dolore, rancore, gioia e dorme di un sonno profondo. Poi si sveglia, in ansia, e guarda all'avvenire. Rammento.  


geloso

Il geloso
E la macchina da scrivere
Sul ripiano in fondo al corridoio
La piuma e l’inchiostro nella boccetta sul tavolo,  ricordo di segni e voci lontane.
Frammenti di sogno interrotto dal tempo, vento dietro le tende, tuoni che squarciano il cielo e descrivono i nostri stati d’animo alle stelle,  che poche parole riescono a far riemergere, ogni sera.
Il quadro mi guarda, velato da polvere antica, nei bordi delle cornici. Il trucco cela a malapena la stanca  espressione del volto, e i vestiti sembrano vecchi e dismess,i indossati tutto il giorno, come un’uniforme. Non v’è traccia di una seconda vita, celata agli occhi che tanto amore versarono in lagrime di disperazione.