giovedì 25 aprile 2013



Ombra

Ombra sul muro
Raggio di sole
Profilo di donna
Distante dal mare
Lo sguardo si posa sul lago
 il riflesso di sé, all’anima attanagliato.


 Dipinti pensieri

Di quadri, fiori, rose, tende e merletti
Parlano i loro sogni, lontani.
 Di fumo, di lezzo e tormento, di freddo e di vento, quelli di chi ancora non c’è.
Un giorno la sponda fredda del mare in burrasca raccontera­ la lotta inconsueta con mostri velieri e torri di pietra, e secca battigia che lascia conchiglie in frantumi e vetro smerigliato a sposarsi con la sabbia.
Il pensiero distante raggiunge raggi di sole e mare in tempesta.
Amore, non andare via, non cedere al pianto, se qualcuno nascondesse il mondo, lo sai, lo ritroverei per te. Se il sogno impossibile fosse te, lo rifarei, e muoverei gli anfratti del mio cuore per dar vita alla nostra nuova luce.
Diverso è il segno del mondo, più pallido e tinto di un blu, argentato, si staglia il cielo lunare.
Il mio sole pregno di te torna a sbocciare nell’indaco rosato dell’alba.
Mille momenti, e paure illimitate, risuonano nella notte, e lieve, il respiro tuo parla dell’avvenire, degli abbracci che presto, insieme riconquisteremo.
Se anche avessero altre braccia cinto l’amato sposo, da quelle stesse braccia il segno amoroso si trasfonderebbe in me. Amo ogni momento di te, anche quelli in cui non c’ero. Ogni nostro nuovo volto che nasce porta nuovi occhi e nuovi mondi al nostro sopravvivere, ricompone gli animi spezzati e in frantumi, miracolo di vita e di fede.
Vieni, non celare dietro un finto sorriso il tuo bellissimo timore di perdere me. Lo sai, portare avanti il mondo è come remare contro il mare in tempesta. E’ vero che forse abbiamo due cuori e che soli, parliamo col vento.
Dove sei ora? Dove rema, nella burrasca, il battito del tuo cuore? Dove getti l’ancora dei tuoi pensieri?

Saw
That you saw her
But a moment’s flutter
Vain and young
I dream of new avenues in the sun
Starry night, nearby,
Faintly smiles,  and lets the light of day come through.

Dormi amore, riposa, lascia che il flusso del tempo dipani lento il nostro avvenire. L’odore salato del pianto riempie le stanze e il pregno padrone si accinge a colmare di nuovo il calice.
And yet – anger
It is different that -
Is a dream you had
I knew the new ream
Would shift sandstones in the wind
Laughter will decline and describe
The long equations of our unspent love


The many crossings
It’s not what they (don’t) know
It’s what they see
The house the lantern the garden
At that moment in time
He thought back
To a different sea [which]
Will move your heart again
Doors slam, lock.
He goes out to look for help.

Me (mi)
The grand piano engulfed the room
Like a carpet
Left odd signatures in the sky – the signs it was being moved
It played on to the wooden floor boards
Curtains like sails filled with the morning warmth of the sun
The wind blocked the window to one side and bloated the cloths, gently allowing them to dance by the sofa for a while
Then the lady returned, ‘I don’t care what they think, she said’.
Closed all the windows – she –
Secured the white curtains to their side-locks, killing that fragment of ghostly and unwanted motion
The house was dusty full of chimney swept ashes which had found asylum on old paintings, armchairs and tall, marble top tables with cushioned chairs.
With a sigh, she started dusting, but would not dare touch the china lest she broke anything.
Per sopravvivere,
Tornò per un istante
In un punto nel tempo
In cui quel pensiero non c’era



Maldicho , quizas
 testing, perhaps –‘ ill said’
Maldicho
soy nadie
Enfrente a ti
Y a solas
Me callo
Ya lo sabes -
Lo malo que me has puesto
Quedame dejar mis besos a mi hermoso amor
Que no esta aquì –
Odio decirselo
Ahora yo no se lo pido per favor, a Usted
Poque es mi derecho de hacerlo -
Lo de amar.
No se como no lo entiendes, lastima que rogo a Jesus para que te bendiga.
? Quizas tu corazòn serà cemento?
? Y la cancion sigua el viento?
Bajo mis pasos siguo a enfrentarme con eso, y no acabo de marearme nada mas.
Bajo la luna llovia, lucha el amor con el odio.
Quizas lo conocian y lo hablaban tambien.
Quizas sus pensamientos fuera lo mismo.
Quizas.

Helleni
‘Row upon row, the book spoke volumes, to me’
Segue il senso, il segno,
non andare oltre il suono
non vergare vane rune
su righe antiche
leggi la cifra
solca il legno
taglia la fiamma
sporca la tela
con le tue mani
un giorno abbraccerai il mondo
il tuo orgoglio crollerà
distruggerai castelli
e inonderai terreni
e il disegno del mondo sarà diverso, sotto il sole,
per te.

-          Tremo  (the shakes) -  
E ti ho sentita tremare nella notte,
la dentro, e stendere le braccia
ferraglia e torbida acqua che scorre forte e poi lieve
un suono sordo, come di pietra marcia che tocca un fondo metallico.
Fiori vecchi e petali scuri sul pavimento, foglie spezzate e avvizzite.

Il frusciare delle fronde accanto al treno fermo, l’aria immobile e sottile.
Se scuote il ramo, la pietra non muove, il vento.

Se il mondo finisse, ancora ci troveremo qui, nel campo di fiori gialli e blu.
Piove la notte, ma le viole, silenziose, fioriscono ancora,
 le note azzurre si levano in alto, e sconfiggono il cielo.


Rosso
(That doesn’t change things)
Rosso livore
Comprende e si esclude
Dal niente rientra il dolore
Scava nel buio dell’anima
E nella torpida radura
Zitta, in cui si incontrano grilli e cicale
Si ferma al pensiero
Ritorna afflitto su di se
Mai più uno.
Il mesto contorno
Di labbra intrise
Di rabbia e di mare
Delinea la notte
Il volto avvolto di luna e qhiaccio
Limpido, chiaro,
cielo stellato.

Tra i denti e le labbra stringo il tuo nome.
Le ore che ancora meste ci separano sono come specchi dell’io.
Conto i minuti, e i momenti colmi di sole e di vita
Mi arridono, portano gioia e tepore ai lunghi, scuri sguardi.
Riesco a ravviarmi i capelli, scrivo con mani ancora giovani.
I miei occhi versano piccole stelle
Si formano lettere si scavano rime
Un giorno il cielo brillerà di parole che noi avremo da lungo consegnato al vento. Le leggeranno i bambini, e sorrideranno, distruggendoci con lo sguardo.

mercoledì 24 aprile 2013

vola un gabbiano
intreccio polisemico
riverbero ed eco
i suoni sovrapposti

...the overtones..

...the headaches...

omofonici contrasti annunciano commistioni dimensionali che spiazzano e trasfondono l'io

frattura onirica, il sogno - si sveglia in un sogno diverso, e poi ancora in un nuovo sogno, fino a giungere poco a poco, al lino fresco del lenzuolo, al sapore del letto, la realtà che interrompe il gioco e attanaglia l'anima e il fiato alla luce del giorno e alle mani che toccano il duro legno

si comprende il detrito, l'afflato di vita, scarica il peso di vivere, un vano esistere, vero ma assolutamente essenziale nella sua insensata vanità.

i gabbiani ricominceranno a volare, al sorgere del sole.

se si parla con gli stessi pensieri, si vede anche necessariamente con gli stessi occhi?

assordante polifonica rimembranza
intarsi semantici
singolarità frastica
la cruna dell'ago
il cuore che pompa
lo sguardo sgomento
vibrazione lucida e spavalda
il vetro si infrange
e si sparge ovunque, l'eterno mirar (reverie)