domenica 5 febbraio 2012

l'uomo di dentro


L’uomo di dentro


L’uomo di dentro che non c’era più,
L’uomo che dentro non era se stesso
Fuori divenne rabbia e passione.
L’uomo che dentro sentiva il dolore
Parlava di se, dei suoi sforzi, della luna e del sole.
Si mosse, nella sedia, prima di leggere ancora il libro e piegare gli occhiali.
Chiuse il giornale, e aperta la lettera giuntagli di primo mattino, l’uomo vide la nuova poesia, la lesse, poi, chiese a sua madre di leggerla anch’ella.
Dopo, sulla spiaggia, sotto la casa, lieve, la sponda del mare toccò le sue caviglie chiare. Sentì freddo, e si ritrasse di colpo. L’uomo scoprì, al tatto, che tutto era ancora sotteso, da una grigia linea, e che solo gli occhi acquei di sua madre avrebbero un giorno svelato per lui la realtà. 

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