domenica 26 settembre 2010

myartyblog: poesie

myartyblog: poesie

ecco le nuove poesie..si dice sempre nuove in realtà le poesie sono sempre state dentro di noi..


Torna. Ti vedo negli alberi, nel vento, nelle stelle, e la forza di noi e di noi mi porta lontano, verso abbracci di sole e fette di luna, d'oro e d'argento, e ci fanno brillare e sempre, insieme, volare. Rigoglioso frutto estivo o acerbo fiore autunnale, colto da scalze fanciulle vestite di povere tuniche nei giorni di maggio, di giugno o di aprile. In ottobre sprazzi di mare, ombra e fulmini attaccano le tenebre che fanno smarrire i nostri cuori. Torna la luce, la sabbia disegna il cammino che è innanzi a noi. Torna il vento che ci avvolge, torna la pietra e gli odori. Torna.

7 commenti:

  1. questa poesia è frutto del lento trascorrere del tempo che come il viaggio ci sposta..ma eccone ancora..


    Ed ecco nell'aria il sapore di te, mordo lacci di tempo, tocco i capelli, ti abbraccio e ti sento mio. Fronde leggere si baciano al sole, fiori di marzo si affacciano al mondo. Sempre il pensiero mi avverte di te, da avversi momenti ci avvisa, e ci offre la nuda realtà. Torno dal sonno, ti guardo, mi giro e son nata.

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  2. sono poesie in prosa, riflessioni, a volte amare, ma l'amarezza e l'amore, si sa, spesso si sposano.


    Now to my English poems:

    'Amidst the clouds'

    The train moves slivers of soul,
    Lands a silver dream,
    Far in the golden sunset,
    Embracing the garden of yore.
    Broken bridges over our heads,
    Empty railways, swiftly fading.
    From dream and heart and life,
    At times rejoycing - but often not;
    That and the rest, above, and sky,
    Amidst the clouds.

    é una poesia che ho scritto in treno, mentre andavo al lavoro.

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  3. 'Issuing forth'

    Issuing forth
    from behind a dream
    all in, all out
    and the water
    the drenching water
    gushing out like transparent blood
    leaking through my vest
    all the way
    to the floor
    as it issues from me.

    Bits of me, there,
    me, not touching you. And you there.
    Here. Mind never quite sure, of what, a dream, a nightmare, or a spy, of my thoughts, of my every thought, and from my eyes straight to the innermost portion of my shaken soul.

    I was there, searching my every word, looking for a tear uncried, and an unbroken dream.
    Gusts of wind near my body, sea-side flip flops, sand, cloth, wood, rubber and..my self, my life and you.

    Shreds of torn paper,
    Handwritten notes, a diary,
    Info on a page.
    All the rest a shambles, an empty unwashed tea-cup, and you there, eating your sandwich by the telly, watching the news.

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  4. A joke, kid. No, no running, no going so fast,
    no, only me and you, kisses, love and the sun.
    Oh, and I should have cried, and laughed and shouted and argued. And it will happen again, it's all true, and we've heard it all before, so it's not a good show, it's not even a new one, it's old old. An old joke. No moving about, no jotting words down, no names and no more tears, shouting or slamming doors before unbelieving, cowardly eyes.

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  5. questa è un pò più graffiante, un jaccuse, una pretesa di rabbia e di noia. A presto, attendo commenti entusiasti o boriosi, non importa. Basta che ci siate.

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  6. il gioco linguistico è un gioco difficile, arduo, a volte spezzato ed incerto..ma è un gioco stupendo, fatto di voci e di gesti, e di suoni e colori, di odori e posti vissuti e sentiti da chi, con la vita, ci sta ancora facndo a botte.

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  7. salve a tutti i miei seguaci di artyblog: ecco un'altra breve poesia composta da poco. Si intitola 'verso te'

    Come l'albero e il muro,
    la mia fronte tocca il vetro freddo della finestra.
    Il mio sguardo, e i miei pensieri, vanno verso te.

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