Si è spenta la
luce,
Signora della notte.
Dolce sussurro
argentato,
Colma d’affetto e
rimpianti,
Non più pensieri,
Non più ricordi,
Svuotata di
dentro.
Ferro battuto,
Fronda nel vento,
Amore.
Si passi
Mi muovo
Ti canto
Soltanto
Faremo
Domani
Io e te
Restare insieme
Noi
Mi guardo
Mi guardo allo
specchio, facile..
Ma non tornano i
sogni e le belle stagioni..
Dormo da sola, al
buio, e aspetto il mattino, e non vedo la luce che già traspare di dietro alle
imposte..
Non sento i
gabbiani che stridono fuori dal tempo, a mare, nè la pioggia che batte senza
posa..
Due punti
offuscano il cuore, due battiti anomali, due segni, due cuori..
Due fiori, due
dentro e due fuori..
Qui torna tutto,
ricordo e il dolore non cancella la memoria, il salto, il fuoco, l’odore..
Due occhi, due
mani, due gambe, due soli..
Amori, che
scambiano baci e sguardi, e toccano sabbia e guardano il mare.
Un punto lontano,
all’orizzonte, la nave, il veliero, la mano che scrive.
‘Dormire’ disse
il vecchio..’forse..sognare..?’
No, neanche il
sogno ci salva, il nemico dirà.
Che i nostri sogni siano divini errori e non
divini segni?
Mai giusti,
quindi, mai salvi, mai vivi? Echi di suoni diversi, che parlano di altri
sentieri.
Leggete altre
strade, disegnate altri dolori.
E muovetevi
piano.
Buontempo
Carta geografica
sfondata dal cuore.
Arco del tempo
pieno di sole.
Dura la notte,
spegne il respiro.
Mare in burrasca,
vecchie scialuppe, marciti remi.
Vento polare,
freddo e sabbia che frusta il viso e segna i passi, scostando le pietre.
Non è ancora via
del tutto, il fardello dell’uomo che giace immobile sulla riva.
Andiamo insieme
si, vicino al mare, e per sempre, noi due, riscalderemo i nostri animi.
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