Il geloso
E la macchina da scrivere
Sul ripiano in fondo al corridoio
La piuma e l’inchiostro nella boccetta sul tavolo, ricordo di segni e voci lontane.
Frammenti di sogno interrotto dal tempo, vento dietro le tende, tuoni che squarciano il cielo e descrivono i nostri stati d’animo alle stelle, che poche parole riescono a far riemergere, ogni sera.
Il quadro mi guarda, velato da polvere antica, nei bordi delle cornici. Il trucco cela a malapena la stanca espressione del volto, e i vestiti sembrano vecchi e dismess,i indossati tutto il giorno, come un’uniforme. Non v’è traccia di una seconda vita, celata agli occhi che tanto amore versarono in lagrime di disperazione.
Nessun commento:
Posta un commento