Rammento.
L'unico bagliore, quel giorno, proveniva dal basso. Le campane smisero di suonare.
Frammento serale di un giorno d'autunno. Lui, la calca e le grida, forse non le vedrà mai. I cani abbaiavano continuamente in modo frenetico e gli stormi degli uccelli si libravano nell'aria fresca. I gatti scappavano, e noi poveri bimbi, non potevamo rincorrerli, andavano troppo veloce.
Da allora, invento un incubo al giorno, per ripararmi dal sogno interrotto. La gente legge con gli occhi, si muove, ascolta i rumori e sente gli odori. Prova odio, amore e dolore, rancore, gioia e dorme di un sonno profondo. Poi si sveglia, in ansia, e guarda all'avvenire. Rammento.
il mio blog contiene arte, letture e scrittura - le mie poesie, i miei dipinti e i links alla mia scrittura creativa, cioè tutto quello che vorrei condividere con chi ama i 'risvolti dell'anima' o le 'pieghe della vita'. Il tentativo di rappresentare queste pieghe e questi momenti fugaci, questi bagliori e questi sprazzi è quello che si chiama fare poesia o dipingere un quadro. Sono due lati di uno specchio, e la musica, nostra musa, accompagna entrambi.
martedì 29 ottobre 2013
geloso
Il geloso
E la macchina da scrivere
Sul ripiano in fondo al corridoio
La piuma e l’inchiostro nella boccetta sul tavolo, ricordo di segni e voci lontane.
Frammenti di sogno interrotto dal tempo, vento dietro le tende, tuoni che squarciano il cielo e descrivono i nostri stati d’animo alle stelle, che poche parole riescono a far riemergere, ogni sera.
Il quadro mi guarda, velato da polvere antica, nei bordi delle cornici. Il trucco cela a malapena la stanca espressione del volto, e i vestiti sembrano vecchi e dismess,i indossati tutto il giorno, come un’uniforme. Non v’è traccia di una seconda vita, celata agli occhi che tanto amore versarono in lagrime di disperazione.
E la macchina da scrivere
Sul ripiano in fondo al corridoio
La piuma e l’inchiostro nella boccetta sul tavolo, ricordo di segni e voci lontane.
Frammenti di sogno interrotto dal tempo, vento dietro le tende, tuoni che squarciano il cielo e descrivono i nostri stati d’animo alle stelle, che poche parole riescono a far riemergere, ogni sera.
Il quadro mi guarda, velato da polvere antica, nei bordi delle cornici. Il trucco cela a malapena la stanca espressione del volto, e i vestiti sembrano vecchi e dismess,i indossati tutto il giorno, come un’uniforme. Non v’è traccia di una seconda vita, celata agli occhi che tanto amore versarono in lagrime di disperazione.
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