il mio blog contiene arte, letture e scrittura - le mie poesie, i miei dipinti e i links alla mia scrittura creativa, cioè tutto quello che vorrei condividere con chi ama i 'risvolti dell'anima' o le 'pieghe della vita'. Il tentativo di rappresentare queste pieghe e questi momenti fugaci, questi bagliori e questi sprazzi è quello che si chiama fare poesia o dipingere un quadro. Sono due lati di uno specchio, e la musica, nostra musa, accompagna entrambi.
giovedì 18 marzo 2010
martedì 9 marzo 2010
non a te
Non a te, ma per te,
ho scritto.
Un'altra poesia, per te.
E devo averlo pensato, per te.
Perchè dall'incavo dell'occhio
al pugno della mano,
il mio cuore si trasfonde in te.
E ho dipinto, tele e tele,
colori e colori e fiotti di lacrime che mi riempiono gli occhi.
E ogni goccia di colore, e di sudore, parla sempre di te.
E ho urlato e sbattuto forte la porta, la mano sulla cattedra,
e asciugato il pennello sulla spugna, colato pittura e scolato i piatti.
Ho preso treni, letto libri, scritto alla lavagna e parlato a telefono; e son salita su tutti i taxi,
italiani e inglesi, ma nessuno mi riporta da te.
Sola in casa, guardo fuori.
Mi affaccio al balcone, prendo i panni,
cucino, faccio il caffè. Lo bevo, ne faccio dell'altro per gli altri.
E con il guadagno dei compiti corretti a bimbi che amano il gioco e lanciano palline di carta,
compro vestiti, calze, scarpe, colori, tele, pennelli. E faccio i capelli, e vado al cinema e al teatro.
Ma voglio sempre solo te, che un giorno, spero, capirai, e forse, sorriderai.
ho scritto.
Un'altra poesia, per te.
E devo averlo pensato, per te.
Perchè dall'incavo dell'occhio
al pugno della mano,
il mio cuore si trasfonde in te.
E ho dipinto, tele e tele,
colori e colori e fiotti di lacrime che mi riempiono gli occhi.
E ogni goccia di colore, e di sudore, parla sempre di te.
E ho urlato e sbattuto forte la porta, la mano sulla cattedra,
e asciugato il pennello sulla spugna, colato pittura e scolato i piatti.
Ho preso treni, letto libri, scritto alla lavagna e parlato a telefono; e son salita su tutti i taxi,
italiani e inglesi, ma nessuno mi riporta da te.
Sola in casa, guardo fuori.
Mi affaccio al balcone, prendo i panni,
cucino, faccio il caffè. Lo bevo, ne faccio dell'altro per gli altri.
E con il guadagno dei compiti corretti a bimbi che amano il gioco e lanciano palline di carta,
compro vestiti, calze, scarpe, colori, tele, pennelli. E faccio i capelli, e vado al cinema e al teatro.
Ma voglio sempre solo te, che un giorno, spero, capirai, e forse, sorriderai.
vanno e vengono
Come sul treno
la porta incagliata
il meccanismo rotto
del pensiero si ferma.
Lo stantuffo del cuore
guarda il mondo
e mi dice di te.
la porta incagliata
il meccanismo rotto
del pensiero si ferma.
Lo stantuffo del cuore
guarda il mondo
e mi dice di te.
Iscriviti a:
Post (Atom)