sabato 15 gennaio 2011

C'era

C'era un lago, un ponte, un prato.
C'era acqua, legno, e fiori.
C'era azzurro, verde, viola.
C'era il tempo e c'era il vento,
C'era il sole e c'era il treno.
C'eri tu, c'ero io, c'eravamo, c'era Dio.
C'è la fronda che si staglia,
C'è la maglia che si bagna,
C'è la fronte, c'è il sudore,
C'è la penna e c'è l'amore.

porto

Porto il mio sguardo
Fuori dal tempo
Fuori dai sogni,
senza sgomento.

Porto il mio cuore,
colmo di sole,
vicino al tronco,
dolce di mare.

Porto il respiro,
porto il mio abbraccio,
porto i vestiti, i panni e l'impaccio.

Porto la voce, la mano,
le stelle, e l'odore del mare.

gocciola goccia

Lenti risucchi
gorgoglii sopiti
lucide nuvole
splendida neve.

Gocciola goccia
bagnami gli occhi al primo mattino,
e dimmi se vivo.

Dimmi che vivo, respiro ed odoro,
Tocco e rifletto, mangio e poi smetto.
Dormo un insonne, insidioso avvenire,
Grido in silenzio, e torno a dormire.

Quando la pioggia ritornerà,
Gocciola goccia, gocciolerà.

dal lato del mare

Dal Lato Del Mare

Devo stare dal lato del mare
Per guardare con occhi velati
Il lungo viaggiare
Che ci offre il sereno.

Dove trovo la sponda del mare
Trovo il ramo e lo sguardo solare
e le fronde che bagnano il mare.

Devo dire di stare nel mare
Quando scura la fronte e ciglia increspate
mi descrivono luci e bagliori
dalla riva del mare.

Devo andare sul lato del mare
per saggiare la sabbia dorata
e scagliare le pietre, e scagliare le pietre,
per sempre, sul mare.